Floralia
Bolsena - Processione del Corpus Domini |
La natura è rigogliosa e generosa nel regno di Floralia
dove, fin dai tempi più remoti, petali di fiori profumati e foglie lucide erano
lanciati al passaggio di una processione in onore di una divinità. Cadendo a
terra, fiori e foglie formavano un
tappeto colorato che poteva essere calpestato dai sacerdoti che officiavano il
culto, poi da coloro che a spalla trasportavano la statua del dio, ed infine
dal corteo dei seguaci.
Nonostante molto tempo sia passato, nulla sembra essere cambiato a
Floralia se non la prospettiva religiosa, tanto che alcune cerimonie si
celebrano ancora con le stesse usanze:
un tappeto di fiori e foglie chiamato “infiorata” a coprire il manto stradale,
una processione che passa, vescovo e sacerdoti che calpestano le composizioni
floreali e gli addetti al trasporto, a spalla, di una pietra sacra macchiata di rosso, rosso
come il sangue di un prodigio.
Bolsena e le infiorate del Corpus Domini
A Bolsena, la città del miracolo eucaristico avvenuto nel
1263 a seguito del quale fu istituita la festività del Corpus Domini, le
infiorate sono sempre state presenti fin dalla prima processione eucaristica,
quando clero e popolazione provvedevano secondo proprie possibilità e disponibilità.
La processione e le infiorate assumono le caratteristiche attuali solo nel 1811.
All’epoca il paese era occupato dalle truppe francesi che avrebbero voluto entrare in città: l’accesso fu negato e restare
accampati allo scoperto, fuori le mura, fu cosa poco gradita ai soldati che
sfidarono le autorità locali minacciando
la distruzione dell’intera Chiesa di
Santa Cristina, simbolo massimo della religiosità di Bolsena.
Naturalmente i bolsenesi si prepararono allo scontro, ma
l’intervento provvidenziale di P.Francesco Cozza fu risolutivo per placare gli animi bellicosi. Fu deciso che quell’anno
l’infiorata del Corpus Domini sarebbe stata realizzata “su un percorso
ricoperto completamente di fiori e con enorme concorso di popolo” e che una
delle “Sacre Pietre” dell’altare in cui avvenne il miracolo eucaristico sarebbe stata portata in
processione per le vie dell’intero paese, senza aspettare il regolare permesso
del vescovo.
A dispetto delle ire di quest’ultimo, fu un successo su
tutti i fronti: i francesi assistettero alla cerimonia vedendo sfilare un
corteo lungo un percorso di tre chilometri con la popolazione impegnata per
giorni in un atto di pura devozione.
Infioratori devoti
Sono colti da una specie di follia creativa collettiva gli Infioratori che almeno due mesi prima della Festa del Corpus Domini segnata sul calendario, iniziano a sviluppare il soggetto del quadro di fiori da realizzare: prima il bozzetto, poi la tipografia che lo sviluppa a grandezza reale, quindi la scelta dei fiori in base ai colori.
Fiori, il problema degli ultimi anni: a seconda della data
in cui cade la festa, si rischia di non trovare le infiorescenze giuste, troppo
presto o troppo tardi per alcune varietà. Complice la comodità di un ordine da un vivaista-grossista si
tampona il problema della scarsità di fiori, ma non lo si risolve. Per mantenere viva la tradizione e proseguire l’opera devozionale,
sarebbe necessario considerare tutti i gruppi che si sono formati col tempo, territoriali quanto basta per realizzare un tratto di infiorata, come un’unica grande istituzione da proteggere per tutelare l’intera tradizione dell’infiorata.
Così gli Infioratori arrivano al giorno della festa già un po’affaticati
da riunioni in cui il conto dei fiori ordinati non torna, dopo essere andati "a fare i fiori" cercandoli anche nelle campagne vicine e perfino in montagna, dopo aver passato
giorni a “sfiorare” prima le foglie (una per una sono separate dal ramo) poi i
fiori (uno per uno i petali sono tolti dallo stelo) dividendoli per tipo, per colore, perfino per sfumature, in scatoloni che vengono
conservati al fresco.
Il giorno del Corpus Domini si inizia la mattina con lo
stendere il disegno sulla strada, cominciando subito a realizzare bordi e contorni, per poi passare alla disposizione di fiori e foglie,
integrati con semi e spighe secondo
necessità di composizione.
Si va avanti così dal mattino al pomeriggio, ininterrottamente, sotto il sole cocente, sull’asfalto e sulle pietre, in strade larghe o strette, in salita o in discesa, sporcandosi mani-piedi-vestiti, faticando e sudando, consapevoli che tutto il lavoro svolto verrà dissolto in pochi attimi dal passaggio della processione che calpesterà quel tappeto colorato e profumato costato tanto impegno, tanta fatica e un’infinita pazienza.
Infiorata 2010 - Particolare (Associazione Opera dei Fiori) |
Bolsena
Città del Miracolo Eucaristico
Città del Miracolo Eucaristico
Festività del Corpus Domini
Infiorate dalla mattina al pomeriggio
Processione ore 18:00
Percorso della processione
Basilica di Santa Cristina- Via Porta Romana- Via
IV Novembre- Via Cassia- Piazza Matteotti- Via Orvietana- Chiesa SS.Salvatore- Via degli Adami- Via
de’ Medici-Via F.Cozza- Via Porta Fiorentina- Piazza San Rocco- Corso Cavour-
Piazza Matteotti- Corso della Repubblica- Basilica di Santa Cristina
©tutti i diritti riservati
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