lunedì 20 novembre 2017

Intervista alla guida


Anni fa, per uno strano intreccio di casualità, sono stata intervistata come guida turistica per un blog con domande riguardanti, in questo caso, esclusivamente Bolsena.
Da allora, era il 2009, molte cose sono cambiate: legislazione, flussi turistici, quantità di lavoro, qualità dei gruppi, la mia visione sulla professione di guida in generale e gli sviluppi futuri, se ci saranno, che mi riguardano personalmente. Altre però sono rimaste pressoché uguali: se mi si rivolgessero le stesse domande ora, le risposte su Bolsena come località da visitare non sarebbero poi cosi tanto diverse.
Anzi, ci sarebbe da aggiungere qualche tassello in più vista l'esperienza che mi ha coinvolta in splendide escursioni sui sentieri intorno a  Bolsena effettuate, nella duplice veste di guida e di volontaria, insieme al locale Gruppo Archeologico Velzna.
Proprio per questo motivo, ripropongo l'intervista in questa sede con il testo visibile, comprensivo di titolo e autore della sezione del blog di riferimento.

L'intervista 

Vieni a vedere dentro e fuori il lago cosa c’è
di Daria Castaldo (Blog BolsenaInterviste Guide Turistiche)
http://rete.comuni-italiani.it/blog/08212
Intervistiamo Giuliana Zucconi, guida turistica della provincia di Viterbo, specializzata su Bolsena e il Comprensorio del Lago di Bolsena.


Qual è stato il percorso che l’ha portata a diventare guida turistica?
Ho studiato lingue e ho iniziato il mio percorso di lavoro anni fa, proprio nel settore del turismo anche se con altre mansioni. Negli ultimi anni, dopo aver lavorato come guida privata sull’Isola Bisentina, una proprietà dei Principi del Drago al Lago di Bolsena, ho ritenuto naturale proseguire in questo lavoro rivolgendo l’attenzione alle località sulla “terra ferma”.

Il suo lavoro richiede preparazione e impegno costante: cosa la gratifica di più alla fine della giornata?
Il contatto che si instaura con il gruppo e le interazioni che ne nascono: i turisti più curiosi fanno molte domande, altri intervengono facendo paragoni con la storia o l’arte del territorio da cui provengono. Una visita guidata, quindi, può diventare un vero e proprio scambio di informazioni culturali.

Il contatto e l’interazione con le persone quindi sono molto importanti per lei: cosa ha da offrire ai turisti che si affidano a lei?
Il mio servizio guida vuole dare la possibilità ai turisti di godersi la visita senza troppa fretta, per apprezzare pienamente le caratteristiche del luogo.
Fondamentale per me è iniziare dai dati storici, che sono strettamente connessi ai monumenti e ai personaggi più importanti, che hanno influenzato, con il loro vissuto, la cultura e la storia del luogo. La narrazione di episodi curiosi o la sosta al centro storico per acquisti di prodotti tipici, rende la visita guidata una sorta di racconto che non perde mai di vista il profondo legame con la particolare natura del territorio circostante.

Ci parli di Bolsena.
La storia complessa e millenaria di Bolsena offre varie chiavi di lettura. Bolsena è una città che conserva le tracce del suo antico passato nelle mura etrusche e nei resti della città romana, di cui molti reperti storici sono conservati nel Museo locale.
Di grande importanza storica sono anche la Rocca Monaldeschi della Cervara di origine medievale, la Basilica di Santa Cristina e le catacombe.
A Bolsena la tradizione si mescola con la religione, il sacro con il profano. In luglio, durante la festività di Santa Cristina, patrona della città, si svolgono i Misteri, una tradizione che deriva dalle rappresentazioni sacre delle vite dei santi martirizzati.
Nonostante la manifestazione sia legata al culto cristiano, la rappresentazione conserva un’atmosfera piuttosto cupa e un po’ ambigua: i protagonisti recitano seminudi, mentre vengono rappresentati “diavoli” che danno vita ad una sorta di danza macabra.
Molto sentita è la Festa del Corpus Domini, che oggi si celebra in ricordo del Miracolo Eucaristico avvenuto a Bolsena nel 1263. Durante una celebrazione eucaristica un prete boemo nello spezzare l’ostia consacrata, fu colto dal dubbio che quell’ostia contenesse veramente il corpo di Cristo; si racconta che in quel momento realmente uscirono dall’ostia alcune gocce di sangue che bagnarono alcune pietre dell’altare, ancora conservate presso la Basilica di Santa Cristina in Bolsena.
In occasione di questa festa infioratori esperti lavorano alla realizzazione di bellissime infiorate: il lavoro paziente e preciso di questi uomini e di queste donne accompagna la processione per le vie cittadine.
A Bolsena troviamo il più grande lago vulcanico d’Europa: un immenso specchio d’acqua, i cui resti di coni vulcanici si sono trasformati nelle isole di Martana Bisentina, ricche di storia e arte. Il lago, calmo o agitato al primo soffio di vento, colorato di rosa o rosso intenso al tramonto, così luminoso da essere abbagliante, è un ecosistema da salvaguardare in un territorio che per le sue particolari caratteristiche geologiche è candidato a diventare patrimonio dell’UNESCO.

In base a tutto quello che ci ha raccontato sarebbe necessaria una vacanza piuttosto lunga per poter visitare Bolsena! 

Effettivamente, una volta in zona, si deve vedere tutto e non lasciarsi sfuggire nulla!
Per questo, ai turisti consiglio sempre di scegliere i periodi che vanno da metà marzo a fine giugno e poi da settembre a fine ottobre per visitare Bolsena in tutta tranquillità, lontano dal trambusto dei mesi estivi, caratterizzati da un turismo maggiormente di massa.
Considerando però il clima e le strutture ricettive della zona, direi che Bolsena è bella da vedere tutto l’anno.

In alternativa ad un turismo slow, per una visita mordi e fuggi cosa ci consiglia? 
Per chi ama l’archeologia propongo una visita guidata alle mura etrusche e agli scavi romani della città di Volsini, dove si possono ammirare il foro, la basilica civica, le domus e le stanze sotterranee.
Se l’interesse si concentra sugli edifici di tipo religioso, suggerisco la visita alla Basilica di Santa Cristina, un edificio con impianto romanico che presenta una facciata rinascimentale voluta dal cardinale Giovanni de’ Medici; al suo interno troviamo gli affreschi della scuola umbro senese, pregevoli opere in terracotta policroma.
Da visitare, inoltre, la Grotta di Santa Cristina con l’Altare del Miracolo Eucaristico e il suggestivo ambiente delle catacombe.

Quindi Bolsena è una meta che piace a tutti? 
Si! Ho avuto modo di confrontarmi con molti gruppi, organizzati attraverso le agenzie di viaggio, gli enti religiosi, le associazioni culturali e per il tempo libero, le scuole ed i centri per gli anziani.
Frequenti sono anche le famiglie e i gruppi di amici, sia italiani che stranieri, che visitano la zona del Lago di Bolsena attirati dalla varietà delle strutture ricettive e dalla vicinanza con le città d’arte.

Ci racconti un aneddoto, un episodio curioso, capitato durante un giro nei dintorni di Bolsena.
Invece di aneddoti o episodi curiosi, vorrei segnalare due commenti che molte volte ho sentito fare ai turisti che ho accompagnato. Di Bolsena dicono: “Bellissima, non mi aspettavo che ci fossero così tante cose da vedere e da sapere, ma bisognerebbe che fossero valorizzate di più”.
Questo è l’aspetto di Bolsena che incuriosisce di più i turisti, che si affidano a me proprio per scoprire e conoscere fino in fondo tutto quello che questa terra ha da offrire.
Sul Lago di Bolsena invece commentano: “Ha tanti colori e sfumature, sembra uno specchio ed è così azzurro che sembra mare”.


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